Anni 90-00
Gli anni Novanta. Inizia la presidenza Stemberger
All’inizio degli anni Novanta si alternano alla presidenza Gino Piolo e Piergiorgio Antonetti, mentre alla guida della prima squadra viene chiamato Gustavo Dalla Cà. Ezio Piolo, con i suoi ragazzi, vince un altro campionato, riportando nel gruppo 1 la sua nuova giovanile. Il Rugby Feltre scende in campo ogni domenica ben 7 squadre, ossia le under 11-13-15-17-19, la formazione riserve e la prima squadra. Gabrielli Gabriele ottiene il giusto riconoscimento per la propria attività per la palla ovale, venendo eletto consigliere regionale, con l’incarico di seguire l’attività di propaganda nelle scuole del Veneto.
Con Antonetti alla presidenza, inizia la fattiva collaborazione con il Rugby Rovigo: Gianrenato Piolo va a vestire la prestigiosa casacca dei “bersaglieri”, mentre dal Polesine arrivano a Feltre giocatori importanti, come Ladogana, Lemme e, in seguito, Osti e Monterosso.
Non basta mai il rugby, tanto che nella primavera del 1993 nasce pure la squadra di rugby a 7, che si fa chiamare Tretzen e giocherà da protagonista in vari tornei estivi, come quelli di Sondrio, Lignano e Neuchatel.
Il 1994 segna un anno importante, perché viene eletto come presidente Massimo Stemberger, che rimarrà al vertice della società per circa un ventennio. Il Rugby Feltre allaccia rapporti interessanti, nel frattempo, con la Benetton Treviso, dove approda Gianluigi Gorza.
Si sviluppa notevolmente il minirugby e l’attività giovanile, coinvolgendo la scuola e i genitori. A fronte dell’espansione della base, il vertice del club, ossia la prima squadra, incappa in una stagione storta, complice anche il trasferimento di alcuni dei migliori giocatori alla Tarvisium, storica società trevigiana. L’impegno profuso da Ezio Piolo e dai suoi ragazzi non è sufficiente per evitare la retrocessione dalla B alla C.
Appresa l’arte del rugby a sette, i Tretzen nel 1996 organizzano, in occasione della prima festa del Rugby Feltre un torneo Seven, denominato “Città di Feltre”. E’ nel 1997, invece, che nasce il Torneo dei Bar, autentico motore per alimentare la passione per la palla ovale nel Feltrino.
Nel campionato 1996/97 torna alla guida della prima squadra Gustavo Dalla Cà. Il campionato condotto dai granata è di buon livello, grazie anche all’approdo a Feltre di tre giocatori esperti, come Pivetta, Cancian e Tramontin. La promozione non arriva sul campo, ma a seguito di un ripescaggio e, così, nella stagione 1997/98 torniamo a calcare i campi della B.
In luogo di Dalla Cà, come tecnico della formazione che si appresta a disputare il campionato cadetto, viene nominato Nicola Giuliato, ex giocatore di fama con la maglia della Benetton Treviso. Il torneo disputato dal Feltre è sofferto, la salvezza pare sempre a portata di mano, ma la stagione si chiude con il ritorno in C.
La società ottiene due importanti riconoscimenti da parte del Coni: vedendosi assegnare la Stella d’argento al merito e applaudendo il riconoscimento a Dario Palminteri, fondatore del Rugby Feltre, della Stella d’argento, per la sua cinquantennale attività di giocatore , allenatore, presidente e medico sociale.
Grande dispendio di energie viene speso per ottenere una casa in via definitiva ed è proprio in questi anni di fine millennio che viene presentato a Pedavena il progetto definitivo dell’impianto sportivo del Boscherai, comprendente un campo da calcio, uno da rugby e l’atterraggio deltaplani e volo libero.
Gli anni Novanta si chiudono con diverse novità, arriva a Feltre, dalle giovanili della Tarvisium, l’allenatore Daniele Favotto, che si dimostrerà un ottimo rinforzo per la nostra società. Lo segue un giocatore di buon talento, come Yarno
Girardi, mentre salutano momentaneamente la maglia granata Piermario Piolo e Mauro Stemberger, che passano al Belluno, capace in quegli anni di arrivare fino alla A2. Arriva a Feltre persino un giocatore rumeno, Adrian Tamas: inizialmente, per le tempistiche burocratiche del tesseramento dovrà limitarsi ad allenare l’under 16, ma quando finalmente potrà scendere in campo, dimostrerà tutto il proprio valore, che lo porterà a giocare persino nel campionato di Eccellenza.
La prima squadra non riesce a raggiungere la promozione solo perché nello spareggio si trova di fronte la seconda squadra del Calvisano, rinforzata da alcuni elementi del First XV, che in quegli anni contende alla Benetton Treviso il titolo di campione d’Italia.
La festa del Rugby Feltre, nel frattempo inizia ad assumere contorni leggendari, trovando ampio apprezzamento persino sulla stampa transapina, poiché a seguito di una visita dei Veterani del Bagnols, sconfitti in campo dai Veci granata, il celeberrimo Midi Libre scrive: “L’accoglienza degli Italiani non si racconta, si vive!”
Il nuovo millennio
Il primo campionato degli anni duemila coincide con il ritorno in B del Rugby Feltre, che nei play off ha ragione del Lecco, è il maggio del 2001 e si aprirà qui una lunga e felice parentesi nel torneo cadetto, giusto in tempo per festeggiare come si deve i primi 50 anni della nostra associazione. Diventa imprescindibile la club house e giocatori, dirigenti e sostenitori scovano un prefabbricato, lo “aggiustano”, lo abbelliscono ed ecco pronta la casa del terzo tempo, sicuro approdo per tutti gli appassionati del rugby a Feltre.
Dopo la promozione, Daniele Favotto torna a Treviso e a Feltre viene chiamato Vincenzo De Cristoforo, detto “Ciodo” da Treviso, già vincitore di un campionato con la Benetton Treviso e il tecnico che convinse a venire a giocare in Italia niente meno che John Kirwan. La stagione 2001/2002 non regala grandi soddisfazioni, ma la salvezza è dignitosamente conquistata.
A questo punto, la dirigenza granata ha la brillante idea di affidare la conduzione della prima squadra, con ampi poteri anche nell’organizzazione del settore giovanile a un giovane tecnico che sale da Bassano, Alessandro Remonato. Le stagioni che vanno dal 2002/2003 fino al 2005/2006 evidenziano un crescendo di risultati, con la nostra prima squadra che si attesta nelle posizioni di metà/alta classifica in B e con il settore giovanile che torna a lanciare giovani interessanti. In questo periodo, oltre ad Adrian Tamas, vestono la maglia del Feltre anche l’altro rumeno Nicolae “Sole” Soare e gli argentini Gustavo “Flaco” Bresba, Matias Merlo e Maxi Sassone.
I risultati colti da Alessandro Remonato non passano inosservati sulla scena nazionale, tanto che il tecnico vicentino viene ingaggiato dal Rugby Parma. A sostituirlo a Feltre arriva la seconda linea della migliore nazionale di sempre, ossia quella di George Coste: Walter Cristofoletto. Nonostante l’impegno profuso, il matrimonio non è felice, a campionato in corso le strade di Cristofoletto e del Rugby Feltre si dividono e la prima squadra mantiene la permanenza in serie B, guidata nella seconda parte della stagione da Andrea Barp e Stefano Giop.
La dirigenza presieduta da Massimo Stemberger, nell’estate del 2007, tenta il salto di qualità, incaricando come allenatore della prima squadra, ma anche come responsabile dell’intero settore tecnico, con un progetto triennale, l’ex pilone dei Leicester Tigers e della nazionale inglese, Steve Redfern. Assieme a Redfern arrivano il pilone inglese Joe Hutchinson e l’apertura svedese Johan Gustavsson.
Nonostante un finale di stagione in crescendo, con quattro vittorie nelle ultime cinque partite, la prima squadra retrocede in serie C, non senza qualche rammarico. Nel frattempo la giovanile di Ezio Piolo vince il proprio girone, arrivando a contendere al Mogliano il titolo di campione veneto.
Il ritorno in B è, però, immediato. Joe Hutchinson saluta Feltre, per trasferirsi in Francia e poi in Spagna, dove vestirà persino la casacca della nazionale, mentre Johan Gustavsson torna in Svezia, approda al Feltre, dall’Irlanda, il trequarti australiano Josh Papale, giocatore dall’esplosività innata. Dopo un lungo testa a testa con il Bassano, sono i vicentini a centrare la promozione diretta in B. La nostra prima squadra deve passare per un doppio turno di playoff, che coincide con le vittorie su Anzio e Avezzano, che portano in dote la tanto sospirata promozione.
Al termine della seconda stagione alla guida del Rugby Feltre, Steve Redfern e la società granata interrompono di comune accordo il rapporto tecnico, con il tecnico inglese che prosegue la propria carriera a Berlino. Ad allenare la prima squadra viene chiamato Alberto Gobbi, reduce dalle esperienze come allenatore del settore giovanile. Il campionato di B è durissimo, dopo alcune partite perse di misura nella fase iniziale, la squadra deve rinunciare a parecchi elementi causa infortuni e la retrocessione è la inevitabile conseguenza.